L'immagine della parola // Galleria L'Elefante, Treviso // Fino al 17 dicembre
Negli anni '50 del secolo scorso il Lettrismo di Isodore Isou afferma alcuni principi di scomposizione, frammentazione della parola, di collegamento di lettere e immagini, unificando le discipline letterarie e plastiche. Il processo era già iniziato con Picasso e il Futurismo, il Costruttivismo russo: la parola diventava segno grafico o tipografico, lacerto spodestato di valore semantico, parola-oggetto. Walter Benjamin aveva avanzato l'idea dell'arte come frammento, allegoria, dopo l'estetizzazione della politica e dei riti del nazionalsocialismo. Una rivoluzione che si era manifestata anche nel campo letterario: le poesie surrealiste, i calligrammi di Apollinaire, l'influenza della tradizione grafica araba e giapponese, ma nel caso del Lettrismo, esso si poneva come radicale critica delle arti visive e avanguardia rivoluzionaria.
Guy Debord lo riteneva un valido approccio per investigare i meccanismi della creazione in una fase storica, gli anni successivi alla seconda guerra mondiale, in cui la "Società dello spettacolo" stava prendendo il sopravvento, in cui la realtà diventava immagine, finzione e la parola veicolo pubblicitario e Jacques Derrida aveva elaborato una pratica di decostruzione del senso e del soggetto facendo della scrittura un terreno di germinazione alternativa.
Questo processo critico ha influito profondamente sulle arti visive negli anni successivi fino a diventare una pratica diffusa di molti artisti contemporanei. La parola liberata dalle costrizioni del nesso significante-significato, scomposta a volte in singole lettere, diventa materia, elemento visivo o sonoro, traccia della perduta unitarietà del linguaggio, ma riacquista un nuovo valore nell'ambito dell'opera e nella propria concretezza formale: Liberate le parole. Rispettate le parole. Non rendetele schiave delle frasi. Lasciatele occupare il loro spazio. Esse sono là nè per descrivere, nè per insegnare, nè per dire: ci sono innanzi tutto per essere (Pierre Garnier). Rimane forse la nostalgia di un discorso che si è interrotto, si è perduto nel silenzio o in un indistinguibile brusio di fondo, di un tempo in cui la parola aveva un valore magico e incantatorio.
I libri di marmo di Mirella Bentivoglio, le sue poesie concrete che evocano archetipi sepolti; le cancellazioni di Emilio Isgrà, metafora di un linguaggio rimosso, da cui emergono parole "liberateè" di un forte valore simbolico; la poesia lieve di Gastone Novelli, immagini di viaggi reali o immaginari; le poesie di Henri Chopin, segni che diventano suoni e si spengono talvolta nell'afasia di un sospiro; i giochi verbali di Raymond Hains in cui allusioni e ironia, storia e presente si mescolano; la scrittura di Henri Michaux fatta di valori puramente visivi in cui il segno e il ritmo sono protagonisti; i preziosi calligrammi di James Lee Byars, suggestioni d'oriente che emergono come un ricordo d'immagine della parola: la parola che diventa segno, elemento creativo di senso e di poesia, sottraendosi all'usura del tempo e della storia.
Galleria L'Elefante Via Roggia 52 | 31100 Treviso Tel./fax: 0422 419550 - cell. 348 9036567 Dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00 o su appuntamento
VERSUS - La sfida dell'artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno. Galleria Civica di Modena. Prorogata fino al 5 febbraio
a cura di Andrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni
Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, 16 settembre 2016-8 gennaio 2017
preview stampa martedì 13 settembre, ore 11.00
-
comunicato stampa
Inaugura venerdì 16 settembre 2016 alle ore 19.00 nella sala grande e nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita a Modena Versus. La sfida dell'artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegnoa cura diAndrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni. La mostra, ad ingresso gratuito, organizzata e prodotta dalla Galleria civica e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con l'associazione Le Arti Tessili, sarà aperta al pubblico dalle ore 9.00 di venerdì 16 settembre, in occasione del festivalfilosofia, quest'anno dedicato al tema "agonismo".
In mostra fotografie e disegni di 125 artisti che ripercorrono gli ultimi cento anni della storia dell'arte, dal 1915 al 2016: accanto ad opere di molti tra i protagonisti del Novecento, punto di riferimento irrinunciabile per le successive generazioni, provenienti dalle raccolte della Galleria civica e da importanti collezioni pubbliche e private, saranno esposti lavori di artisti emergenti, nati tra il 1979 e il 1990, realizzati espressamente per l'occasione e che entreranno a far parte della collezione del museo.
Il concept della mostra propone una declinazione del tema "agonismo" come analisi dei processi evolutivi dell'opera d'arte nel corso dei decenni. Ogni artista infatti prende le mosse da alcune fonti di ispirazione in direzione di un tentativo di superamento dei modelli che lo hanno preceduto: il progetto espositivo - spiegano i curatori - E' imperniato sulla tensione che da qui si genera, anche a distanza, grazie a un confronto privo di competizione fisica diretta, ma non meno intenso e faticoso. L'artista si sottopone dunque a disciplina, sforzo interiore, impegno intellettuale e professionale per affrontare ciò che si materializza come un vero e proprio alter ego.
Il percorso intreccia diversi temi: il confronto con i propri modelli artistici (dagli archetipi di Mario Sironi e Filippo De Pisis al tema del ritratto fotografico in August Sander, Walker Evans, Thomas Ruff); il paragonecon i propri maestri (come nel caso di Carlo Maria Mariani, Marcello Jori e Gillian Wearing che arrivano a immedesimarsi rispettivamente con Leonardo, Max Ernst e Fox Talbot); lo scontro con le proprie certezze espressive (come nella messa in scena del proprio corpo attuata da Urs Lüthi e negli autoritratti di Roberto Cuoghi realizzati mentre indossa delle lenti deformanti); la performance che mette a dura prova il corpo dell'artista (come nelle immagini di Gunther Brüs, Hermann Nitsch, Vito Acconci o Marina Abramovic & Ulay); il conflitto linguistico fra fotografia e disegno (come nelle "Photo-Graffie" di Vincenzo Agnetti o nei paesaggi grafici di Mario Giacomelli, solo per citarne alcuni).
La mostra vuole anche essere un'occasione per valorizzare la ricchezza e la complessità delle collezioni della Galleria civica di Modena (la Raccolta del disegno, la Raccolta della fotografia con il fondo Franco Fontana, la collezione don Casimiro Bettelli) mostrandone la capacità di dialogare con vitalità sorprendente tanto con tutta la grande arte del Novecento, quanto con gli artisti emergenti delle nuove generazioni.
In occasione della giornata inaugurale di venerdì¬ 16 settembre, all'interno del programma di festivalfilosofia, alle ore 22.30 nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita è prevista la proiezione di Re - VERSUS, una selezione di video d'autore sul lavoro artistico in collaborazione con Careof, Milano.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Silvana Editoriale con testi in italiano e inglese dei curatori.
Artisti chiamati a realizzare opere ispirate ai temi della mostra: Paola Angelini, Thomas Braida, Nicola² Bruno, Elia Cantori, Luca De Angelis, Matteo Fato, Andrea Grotto, Rachele Maistrello, Davide Mancini Zanchi, Filippo Minelli, Lorenzo Morri, Paola Pasquaretta, Barbara Prenka, Agne Raceviciute, Sulltane Tusha, Lorenzo Vitturi.
-
mostra Versus. La sfida dell'artista al suo modello in un secolo di fotografia e disegno
a cura di Andrea Bruciati, Daniele De Luigi, Serena Goldoni
sede Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena
periodo 16 settembre 2016 al 8 gennaio 2017
organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
in collaborazione con l'Associazione di Promozione Sociale e Attività Culturali Le Arti Tessili
sponsor tecnico: ARS Movendi ES Logistica Firenze
evento inaugurale venerdì 16 settembre, ore 19.00
preview per la stampa martedì 13 settembre, ore 11.00
orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì - chiuso.
orari in occasione del festivalfilosofia venerdì 16 settembre dalle 9.00 alle 23.00, sabato 17 dalle 9.00 all'1.00, domenica 18 dalle 9.00 alle 21.00
ingresso gratuito
ufficio stampa Pomilio Blumm
Irene Guzman tel. +39 349 1250956, email
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
immagini e comunicati scaricabili al sito www.galleriacivicadimodena.it
informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena